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Come igienizzare la piscina con trattamenti alternativi al cloro

Allergici al cloro per piscine o semplicemente non lo sopportate? Ecco quali prodotti chimici alternativi usare per igienizzare la propria piscina.

21 mag 2015 Manutenzione e pulizia della piscina - Tempo di lettura: min.

Quando si parla di piscine, sembra praticamente scontato parlare di cloro, uno degli elementi fondamentali (insieme al pH) per una corretta ed efficace igienizzazione della piscina. Ma alcune persone non sopportano l'odore del cloro, si sentono troppo infastidite dal bruciore o dall'irritazione procurati dal contatto prolungato, temono possa essere troppo "aggressivo" per i bambini. Oppure, sono semplicemente allergici.

Siamo abituati a pensare al cloro come unica soluzione per la pulizia dell'acqua perché è il più conosciuto e utilizzato, e l'unico adatto e permesso per le piscine pubbliche. Invece, esistono delle ottime alternative che potrebbero fare al caso nostro.

Quali sono i migliori prodotti chimici per piscine da usare al posto del cloro?

Bromo

La sua reazione chimica in acqua è molto simile a quella del cloro ma il bromo combinato risulta essere meno stabile e dunque meno irritante per occhi, pelle e capelli. Venduto in pastiglie o in formato granulare, la sua azione è massima quando l'acqua è più calcarea e più calda (a differenza del cloro, che alle alte temperature invece è meno efficace). Non produce esalazioni gassose ed è quasi inodore grazie alla minore volatilità. Ottimo per il mantenimento, la sua concentrazione può essere rilevata grazie ad appositi tester in commercio. In generale il suo impiego segue gli stessi ritmi dell'uso del cloro, ma ha una minore azione ossidante, per cui la presenza nell'acqua deve essere un po' più elevata. Esiste anche la versione multiazione, proprio come per il cloro, che funge anche da stabilizzatore ph, flocculante e antialghe. Per evitare la formazione di microrganismi è comunque consigliabile alternarlo a un altro prodotto.

Ossigeno

Venduto in formato liquido o in pastiglie, è forse il prodotto meno "chimico" di tutti, e per questa stessa ragione richiede più attenzione e tempo da dedicare alla cura dell'acqua. È comunque un ottimo ossidante e disinfettante se impiegato seguendo scrupolosamente le istruzioni. Inodore, anallergico, non irrita occhi e pelle, non produce schiuma: per i soggetti sensibili un'ottima soluzione di pulizia dell'acqua della piscina. L'ossigeno si divide in tre tipi: ossigeno lento, ossigeno attivo e ossigeno shock. L'ossigeno lento funge da "base" per due diversi tipi di trattamento: combinato con l'ossigeno attivo ha un'azione di mantenimento (come il cloro lento); combinato con quello shock ha un'azione d'urto per effettuare una pulizia massiva (come avviene con il cloro shock). In entrambi i casi l'ossigeno per piscine da giardino svolge anche la funzione di antialghe.

Perossido di idrogeno e Biguanide

Questo trattamento prevede l'utilizzo combinato di acqua ossigenata come elemento ossidante e biguanide come elemento disinfettante. Buona efficacia, però l'azione della biguanide è molto più lenta. I due prodotti tendono a un maggior accumulo di incrostazioni rivestimenti e sul filtro. Con questo sistema bisogna inoltre limitare la velocità di filtrazione per evitare il ritorno in vasca dello sporco. Un risultato simile si ottiene con la combinazione di persolfato – poliquaternario.

Se poi volessimo semplicemente limitare gli svantaggi dell'utilizzo del cloro (odore e irritabilità), in commercio esistono apparecchi a lenta cessione di ioni argento, che esaltano l'efficacia del cloro permettendo di ridurne il dosaggio.

E se volessimo pulire la piscina senza l'uso di nessun prodotto chimico?

Le alternative all'acquisto di prodotti chimici ci sono. Chiaramente non sono sostitutive ai processi di reazione nell'acqua necessari per ottenere l'igienizzazione desiderata. In particolare abbiamo:

I clorinatori: questi apparecchi producono cloro a partire dal comune sale da cucina grazie al processo di elettrolisi, che abbiamo approfondito in un altro articolo. Com'è intuibile, non si tratta di una vera e propria alternativa al cloro, ma di un diverso modo di produrlo.

Kit per disinfezione tramite raggi UV: questo trattamento, invece, prevede il passaggio dell'acqua sotto una o più lampade a raggi ultravioletti (generalmente a onde corte perché dotate di maggior potere germicida), che eliminano gli organismi patogeni. Molto efficace e sano, permette di ridurre l'utilizzo dei chimici fino all'80% ma non di eliminarli completamente. Ideale comunque per i soggetti allergici o con problemi alle vie respiratorie. Va calcolata attentamente la velocità di passaggio e col tempo la lampada perde la sua efficacia, quindi va sostituita. Inoltre il tubo va pulito periodicamente per evitare le incrostazioni di calcare. È un metodo relativamente nuovo ma che sta dando ottimi risultati.

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