Le opzioni possibili, invece, sono due: lasciare la piscina così com’è, continuando con la manutenzione, o mantenerla in "standby", utilizzando una copertura invernale. È consigliabile effettuare quest’ultima opzione prima del mese di ottobre, perché le basse temperature potrebbe compromettere l’impianto della piscina. Intorno ai 12 gradi, dunque, è necessario decidere quale delle due scelte effettuare. Ecco gli step per mantenere alla perfezione la propria piscina d'inverno, attraverso l'utilizzo delle coperture invernali.
Le fasi della chiusura
- La prima fase consiste nel pulire la piscina come se si trattasse di una comune manutenzione durante l’estate. Iniziare pulendo la piscina con un semplice retino o con un pulitore automatico. Lavare a fondo i cestelli degli skimmer e quelli del prefiltro della pompa.
- Dopodichè si passa alla fase del trattamento shock. Cominciare controllando il pH attraverso l'apposito kit di analisi. Il valore ottimale si trova fra 7,2 e 7,6. Nel caso i valori siano sballati utilizzare un correttore di acidità o basicità, a seconda del problema riscontrato. Inserire il cloro per disinfettare l'acqua ed eliminare i residui organici e inorganici. Evitare di farsi il bagno per le successive 24/36 ore, in modo tale che il valore del cloro attivo libero scenda sotto 1 ppm (parti per milione). In alternativa al cloro si può utilizzare l’Oxone, un potente ossidante con una formulazione a base di ossigeno attivo.
- Uno degli ultimi step è quello di aggiungere lo svernante e lasciare il filtro in funzionamento per almeno 8 ore in modo che venga distribuito uniformemente nell'acqua e al termine staccare la pompa e metterla al riparo.
- Infine coprire la piscina con il sistema di copertura invernale, per evitare che l'acqua venga contaminata da impurità e dagli agenti atmosferici e per prevenire la caduta in piscina di bambini o animali.
Mai lasciare la vasca vuota
Che preferiate lasciare la piscina aperta o chiusa, la regola fondamentale è non svuotare la piscina. Le ragioni sono innumerevoli e tutte rischiano di compromettere seriamente, se non totalmente, la vasca. La mancanza d’acqua, infatti, altera gli equilibri della struttura proporzionando solo la spinta del terreno, il che potrebbe portare a un rischio di cedimento. Il rivestimento rischierebbe inoltre di staccarsi, diventando molto più fragile a causa degli agenti atmosferici. Possono inoltre comparire durante l'inverno nuove incrostazioni poi difficili da rimuovere quando si deciderà di riutilizzare la piscina. Al contrario, lasciando la vasca piena d’acqua gli equilibri non vengono alterati e si può mantenere la piscina in buone condizioni.
Questa regola vale anche per le piscine con rivestimento in mosaico e piastrelle. L'assenza di acqua e la spinta del terrreno verso l'alto può provocare il distaccamento di tessere di mosaico e il danneggiamento delle piastrelle.
