Da migliaia di anni, l'acqua è utilizzata per curare varie malattie fisiche e mentali. La talassoterapia è uno dei più antichi metodi di trattamento e prevenzione di malattie è il ramo di idrologia che studia l'applicazione esterna di acqua sul corpo umano per scopi terapeutici.
L'idroterapia può contribuire alla guarigione e riabilitazione dalle più diverse patologie, attraverso la pressione dell'elemento esercitata sul corpo, anche con l'aggiunta di alcuni prodotti come il sale, che agiscono sul metabolismo, il sistema nervoso e la circolazione sanguigna.
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Oggi però non è più necessario andare al mare per poter realizzare un percorso di talassoterapia, l'idroterapia a base di acqua salata, grazie alle piscine riscaldate ad acqua salata, perfette per trattare patologie muscolari, disturbi della circolazione e malattie cutanee. Ciò che, infatti, distingue l'acqua del mare da quella di fiume o da quella clorata è la quantità di nutrienti che contiene. Grazie alle piscine termali si ottengono questi benefici.
I sali marini in sospensione, come il sodio o il cloro, assieme a minerali come lo iodio, presenti sulle alghe e deficitari nell'uomo, hanno un ruolo benefico sull'organismo entrando a contatto con l'epidermide, attraverso cui entrano nel sangue e nel sistema linfatico. Per ottenere un bagno salato si aggiunge sale comune (CINa) all'acqua. Circa 500 grammi di sale per ogni 10 litri d'acqua, al fine di aumentare la galleggiabilità e facilitare i movimenti. Aumentando la densità dell'acqua attraverso il sale, aumenta anche la pressione sulla zona sommersa.
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L'effetto aumenta se si eleva la temperatura dell'acqua. I bagni di acqua calda sono, infatti, più appropriati per migliorare l'attività escretrice e depurativa della pelle. Utilizzati su una persona debilitata, questi bagni rilassano e abbassano la pressione arteriosa. Il calore calma e rilassa il corpo, diminuendo le attività degli organi interni. Inoltre, l'acqua calda ottiene, dilatando le arterie, un effetto di congestione del sangue che favorisce la traspirazione.