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Metodi di disinfezione della piscina a confronto

Per la disinfezione dell'acqua delle piscine esistono diversi metodi, ciascuno dei quali presenta vantaggi e svantaggi e, a seconda della situazioni, può risultare più o meno efficace.

9 ott 2013 Le ultime dal mondo della piscina - Tempo di lettura: min.

piscine
L'acqua limpida e cristallina non è sempre è garanzia di purezza. Foto: Acqua Design Srl

Un'acqua limpida e trasparente in piscina non è sufficiente a farvi dormire sogni tranquilli: è molto probabile che nonostante le apparenze ingannevoli ci sia un'alta densità di batteri e virus che trasmettono malattie e infezioni. Basti pensare che un solo bagnante aggiunge da 1.000.000 a 1.000.000.000 di microorganismi all'acqua: una cifra spaventosamente alta che fa intuire l'enorme quantità di batteri presenti in piscina.

È pertanto necessario disinfettarla per eliminare tutti i microrganismi in essa presenti. L'impianto di filtrazione, correttamente dimensionato, svolge questa funzione eliminando circa il 70% degli agenti inquinanti che, seppur rappresentando una grossa percentuale, non assicura la rimozione totale. Per garantire il risultato ottimale si dovrebbe integrare all'ordinaria filtrazione dell'impianto un sistema di disinfezione.

Requisiti dei disinfettanti

I disinfettanti devono rispondere a determinati requisiti: devono essere inoffensivi e non irritanti per i bagnanti, devono essere attivi in piccole concentrazioni e rimanere in attività per lungo tempo. Al contrario dei disinfettanti per acqua potabile, i disinfettanti per piscine devono mantenere una concentrazione residua, dal momento che si aggiungono costantemente all'acqua inquinanti e microorganismi patogeni.

Per la disinfezione dell'acqua delle piscine esistono diversi metodi, ciascuno dei quali presenta vantaggi e svantaggi e, a seconda della situazioni, può risultare più o meno efficace; vi parleremo di alcuni tra i più importanti.

Il cloro

Il sistema di trattamento più usato per la disinfezione dell'acqua delle piscine è quello a base di cloro. Il costo contenuto e l'efficacia rappresentano le principali motivazioni del suo largo impiego.

Il cloro viene immesso nell'acqua delle piscine sotto varia forma: granulare, in pastiglioni o liquido. Indipendentemente dalla sua struttura, il cloro è molto stabile alla degradazione causata dai raggi U.V. e presenta una lenta solubilità in acqua; questi fattori lo rendono particolarmente indicato per le piscine in liner, vinile, poliestere e verniciate.

Di contro, un prodotto così efficace sbianca qualunque materiale colorato con cui viene a contatto e se somministrato in forma liquida richiede un sistema di dosaggio automatico.

Il bromo

Dopo il cloro e i suoi derivati, il bromo è il disinfettante più diffuso.

Il bromo fa parte della stessa famiglia chimica del cloro, ma il suo potere battericida è meno dipendente dal pH, non produce odori sgradevoli ed è meno corrosivo del cloro.

Lo svantaggio, oltre ai costi più elevati, è che, a parità di concentrazione, il bromo è nettamente meno disinfettante del cloro. In sintesi, il bromo è meno efficace del cloro ma d'impiego più elastico.

L'ozono

Grazie all'elevato potere ossidante, l'ozono rappresenta un metodo moderno di disinfezione che agisce, con maggior sicurezza contro batteri, alghe e virus.

Essendo un gas instabile, l'ozono deve essere prodotto al momento necessario da un sistema ozonizzatore: questa sua caratteristica fa lievitare notevolmente i costi di questo trattamento.

L'ossigeno

Il trattamento a ossigeno è particolarmente indicato per le piccole piscine interne a uso domestico. È semplice da utilizzare, non irrita gli occhi e la pelle.

Se da un lato ha il vantaggio di essere molto efficace contro le alghe, presenta lo svantaggio di essere sensibile alle variazioni di pH e di costare di più rispetto ai trattamenti alternativi.

L'elettrolisi salina

Fra i sistemi automatici di disinfezione, è senza dubbio il più diffuso. Il trattamento per mezzo della elettrolisi del sale produce cloro con un sistema alternativo totalmente automatico che svincola dal controllo periodico del cloro in vasca richiedendo solo sale ed energia elettrica. Se da un lato si riduce l'utilizzo dei prodotti chimici, dall'altro aumenta la manutenzione a causa delle incrostazioni. Sulla bilancia dei vantaggi e svantaggi, l'elettrolisi salina rappresenta un metodo molto efficace che lentamente sostituirà l'egemonia del classico cloro.

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