Tra padiglioni addobbati a festa, con stand illuminati e scenografici, le imprese erano tutte impegnate in dialoghi multilinguistici con i visitatori e clienti, in un'ambiente accogliente tra bollicine di spumante, fontane, faretti colorati e qualche assaggino gentilmente offerto. Tra gli stand più scenografici hanno spiccato sicuramente quelli delle piscine prefabbricate, con l’esposizione di enormi piscine, alcune delle quali esposte in verticale, creando così una vera e propria opera monumentale.
Le aziende che si occupano delle coperture hanno comunque potuto esibire le loro moderne ed eleganti soluzioni, ricreando un’atmosfera piacevole ed accogliente.
Immancabili gli stand dedicati ai rivestimenti, accessori, sicurezza, pompe e filtri.
Tra i nuovi prodotti molti erano indirizzati al settore green, con un’occhio sempre più attento all’ecosostenibilità, e alla sensibilità.
La DIGI project, azienda italiana presente alla fiera, da anni progetta soluzioni meccaniche per permettere l’accesso a vasche a persone con mobilità ridotta. Nuovi materiali, un vero e proprio sfoggio di colori tanto nelle pompe quanto negli accessori, e molta cordialità.
Parlando con gli stessi espositori abbiamo avuto modo di scoprire alcune differenze rispetto alle edizioni precedenti dello stesso salone e ad altre fiere internazionali del settore.
Quest’anno le dimesioni dell’evento si sono ridotte drasticamente, occupando uno spazio totale di solo due padiglioni (colpa anche della crisi che colpisce il paese), e questo ha scatenato differenti reazioni. Alcuni hanno visto in questo cambiamento una diminuizione nell’importanza dell’evento, altri invece una maggiore possibilità di fare più contatti, puntando su una minore concorrenza tra espositori.
Il Barcelona Internation Aquatic Exhibition si vuole imporre come la piattaforma internazionale di riferimento nel mondo dell’acqua, ma molti mormorano di non essere riusciti nell’intento (gli stessi partecipanti hanno accusato una maggiore internazionalizazzione in altre fiere di settore come quella di Lione).
Nonostante gli spazi ridotti, non sono mancate le possibilità di concludere importanti contatti e contratti coi clienti, con soddisfazione della domanda e dell’offerta.
Sempre più asiatici
La percentuale di provenienza di visitatori vede una stragrande maggioranza di spagnoli e una notevole partecipazione di cinesi, sempre più interessati ad investire nel mercato delle piscine. Mentre è diminuita la presenza di clienti arabi, forse anche per la coincidenza con festività religiose.
Si lamenta una lotta al ribasso nei prezzi dei servizi e dei prodotti e le stesse aziende ci tengono a mantenere i loro livelli di qualità, non solo per una politica aziendale, ma soprattutto per non perdere in immagine, professionalità e affidabilità. Un prodotto venduto a poco prezzo non garantisce un suo ottimale funzionamento e spesso prevede costi di mantenimento più alti sia per il compratore che per il venditore.
In questo mondo fatto di piastrelle, fontane, vasche e materassini, viene comunque voglia di immergersi e di godersi il piacere di un bel bagno rigenerante. L’evento appena conclusosi resta ancora un appuntamento interessante per tutti i professionisti del settore che da anni presenziano con entusiasmo e con la voglia di conoscere i concorrenti internazionali. Noi di Guidapiscine.it abbiamo potuto comunque godere di un’atmosfera altamente professionale, di alta qualità e di disponibilità delle aziende.