La prima domanda che ci si pone quando si vuole realizzare il sogno di un piscina è: "Che permessi occorrono per costruirla?". In Italia la normativa è il più delle volte male interpretata, al punto che tra comuni limitrofi possono esistere notevoli differenze nell'iter burocratico. Una cosa è certa, non è possibile realizzare una piscina senza un'autorizzazione, pena la responsabilità anche penale del proprietario, del progettista e del costruttore.
Ogni piscina presenta le sue eccezioni che in linea di massima considerano due aspetti fondamentali:
- Le diverse caratteristiche strutturali del manufatto (interrato, prefabbricato, scoperto, ad uso pubblico, etc.). Un ruolo determinante lo gioca la volumetria.
- La condizione di pertinenza da un immobile che la piscina può avere. L'impianto può essere autonomo, ma può anche essere legato da un vincolo pertinenziale con un altro immobile.
A seconda di queste condizioni, oltre che alla forma della vasca, del luogo geografico e del comune di pertinenza, le autorizzazioni richieste sono le seguenti:
Cantiere piscina Fonte: Habitissimo
Autorizzazione Edilizia
L'Autorizzazione Edilizia può essere chiesta solo se prevista dalla normativa regionale o dal regolamento edilizio del comune interessato, in modo specifico per la realizzazione della tipologia di piscina da costruire.
L'autorizzazione edilizia è concessa dal comune o dalla regione, previa valutazione del progetto di costruzione che viene presentato. Senza questo documento non si potrà realizzare la piscina.
DIA
La DIA va presentata se la realizzazione della piscina può configurarsi non come intervento di nuova costruzione, ma pertinenziale, a condizione che il volume da realizzare non superi il 20% del volume dell'edificio principale.
Con la denuncia inizio attività superato il tempo stabilito dalla legge (30 giorni), diventa titolo abilitativo a tutti gli effetti, con lo stesso valore giuridico del permesso di costruire.
Permesso di costruire
Il permesso di costruire è sempre necessario per la realizzazione di una piscina di nuova costruzione, non legata da un vincolo pertinenziale con altro immobile.
A differenza della DIA, se decorso il termine previsto per l'adozione del provvedimento, il comune non si pronuncia, si ha un silenzio significativo con valore giuridico di rifiuto.
La soluzione a questo iter burocratico è offerta da una tipologia di struttura sempre più richiesta: le piscine fuori terra, in quanto non necessitano di particolari autorizzazioni o concessioni edilizie e possono essere installate in diverse modalità: con uno o più lati interrati o completamente fuoriterra. Questo piscine sono costruite principalmente in acciaio, legno o PVC.
Piscine Fuoriterra Fonte: Syspiscine